PER IL PRIMO MAGGIO

Dal “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo riceviamo e pubblichiamo.
Che i poteri dominanti tentino di appropriarsi anche del primo maggio, giorno di memoria e di lotta delle classi sfruttate ed oppresse, e’ l’ennesima infamia che indigna ma non stupisce.
Che anche talune burocrazie che pur furono espressione del movimento di lotta dei lavoratori si prestino ad una gestione alienata, mercificata e consumista del primo maggio come fatua, incongrua e fin assurda kermesse ipnotica e narcotica, ovvero si prestino ad un asservimento del primo maggio alla societa’ dello spettacolo di debordiana memoria, e’ l’ennesima vilta’ che non stupisce ma indigna.
Frattanto i diritti sociali continuano a subire selvagge aggressioni da parte delle classi proprietarie e delle politiche antipopolari di governi sempre piu’ ridotti a comitati d’affari e braccio armato del capitale finanziario, delle imprese transnazionali, degli antidemocratici organismi di effettuale governo del mondo ordinati al profitto dei ricchi a scapito della stessa nuda vita della immensa maggioranza dell’umanita’.
Ed anche in Italia mentre ristrette oligarchie rapinatrici (il regime della corruzione, i poteri criminali, l’economia del pizzo, dello strozzinaggio, dello sperpero, della appropriazione privata dei beni comuni fino alla massiccia distruzione ovvero all’irreversibile esaurimento) divengono sempre piu’ ricche, di contro e conseguentemente sempre piu’ persone subiscono condizioni di impoverimento, di umiliazione, di ricatto, di schiavitu’, di miseria; la crescente disoccupazione di massa provoca per innumerevoli persone la perdita di ogni bene e di ogni speranza, e non pochi – privati di reti sociali di solidarieta’ e di servizi pubblici di assistenza, precipitati nell’abisso dell’emarginazione e dell’esclusione, e quindi anche nel baratro esistenziale – sono indotti dalla disperazione ad atroci gesti estremi, fino a togliersi la vita.
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Altro e’ il nostro primo maggio.
E’ un primo maggio di memoria e di dolore: la memoria delle vittime dei poteri dominanti, delle vittime degli sfruttatori, delle vittime della violenza che esseri umani esercitano su altri esseri umani per ridurli in catene.
E’ un primo maggio di lotta: la lotta delle classi sfruttate, di tutte le persone oppresse; la lotta responsabile e solidale per la liberazione dell’umanita’, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell’umanita’ intera.
E’ un primo maggio antifascista ed antimperialista, antirazzista ed anticolonialista, anticapitalista ed antitotalitario, contro la mafia e contro la corruzione, socialista e libertario, femminista ed ecologista, solidale, nonviolento.
Il nostro primo maggio e’ contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni, contro tutte le discriminazioni e contro tutte le persecuzioni, contro lo sfruttamento e contro l’asservimento, contro ogni menzogna e contro ogni oppressione. Con la forza della verita’. Con la scelta della nonviolenza.
Vi e’ una sola umanita’.
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Nel ricordo di Alfio Pannega continuiamo la lotta per la liberta’, l’uguaglianza e la fraternita’ di tutti gli esseri umani; per la comune responsabilita’ per l’intero mondo vivente; per una societa’ in cui da ciascuno sia dato secondo le sue capacita’ ed a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni; per l’internazionale futura umanita’.
Viva il primo maggio.
 
Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo
 
Viterbo, 30 aprile 2013
 
Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it e centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
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