L’ANTIFASCISMO VIVENTE E OPERANTE DI VIRGINIA WOOLF, DI FRANCO BASAGLIA E DI FRANCA ONGARO BASAGLIA
Dal “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo riceviamo e pubblichiamo.
Si e’ svolto nel pomeriggio di lunedi’ 22 aprile 2013 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” un incontro di studio sul tema: “Per una cultura e una prassi dell’antifascismo vivente e operante: da Virginia Woolf a Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia”.
Nel corso dell’incontro sono stati letti e commentati alcuni brani da Le tre ghinee di Virginia Woolf e da vari testi di Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia.
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Virginia Woolf, scrittrice tra le piu’ grandi del Novecento, nacque a Londra nel 1882, promotrice di esperienze culturali ed editoriali di grande rilievo, oltre alle sue splendide opere narrative scrisse molti acuti saggi, di cui alcuni fondamentali anche per una cultura della pace. Mori’ suicida nel 1941. E’ uno dei punti di riferimento della riflessione dei movimenti delle donne, di liberazione, per la pace. Opere di Virginia Woolf: le sue opere sono state tradotte da vari editori, un’edizione di Tutti i romanzi (in due volumi, comprendenti La crociera, Notte e giorno, La camera di Jacob, La signora Dalloway, Gita al faro, Orlando, Le onde, Gli anni, Tra un atto e l’altro) e’ stata qualche anno fa pubblicata in una collana ultraeconomica dalla Newton Compton di Roma; una pregevolissima edizione sia delle opere narrative che della saggistica e’ stata curata da Nadia Fusini nei volumi dei Meridiani Mondadori alle opere di Virginia Woolf dedicati (ai quali rinviamo anche per la bibliografia). Tra i saggi due sono particolarmente importanti per una cultura della pace: Una stanza tutta per se’, Newton Compton, Roma 1993; Le tre ghinee, Feltrinelli, Milano 1987 (ma ambedue sono disponibili anche in varie altre edizioni). Numerosissime sono le opere su Virginia Woolf: segnaliamo almeno Quentin Bell, Virginia Woolf, Garzanti, Milano 1974; Mirella Mancioli Billi, Virginia Woolf, La Nuova Italia, Firenze 1975; Paola Zaccaria, Virginia Woolf, Dedalo, Bari 1980; Nadia Fusini, Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf, Mondadori, Milano 2006; Liliana Rampello, Il canto del mondo reale. Virginia Woolf, la vita nella scrittura, Il saggiatore, Milano 2005. Segnaliamo anche almeno le pagine di Erich Auerbach, “Il calzerotto marrone”, in Mimesis, Einaudi, Torino 1977.
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Franco Basaglia, nato a Venezia nel 1924 e deceduto nel 1980, e’ la figura di maggiore spicco della psichiatria italiana contemporanea; ha promosso la restituzione di diritti e il riconoscimento di dignita’ umana ai sofferenti psichici precedentemente condannati alla segregazione e a trattamenti disumani e disumanizzanti; e’ stata una delle piu’ grandi figure della teoria e della pratica della solidarieta’ e della liberazione nel XX secolo. Opere di Franco Basaglia: vi e’ una pregevole edizione in due volumi degli Scritti, Einaudi, Torino 1981-82. Tra i principali volumi da lui curati (e scritti spesso in collaborazione con la moglie Franca Ongaro Basaglia, e con altri collaboratori) sono fondamentali Che cos’e’ la psichiatria, L’istituzione negata (sull’esperienza di Gorizia), Morire di classe, Crimini di pace, La maggioranza deviante, tutti editi da Einaudi; insieme a Paolo Tranchina ha curato Autobiografia di un movimento, editori vari, Firenze 1979 (sull’esperienza del movimento di psichiatria democratica); una raccolta di sue Conferenze brasiliane e’ stata pubblicata dal Centro di documentazione di Pistoia nel 1984, una nuova edizione ampliata e’ stata edita da Raffaello Cortina Editore, Milano 2000; una recente raccolta di scritti e’ L’utopia della realta’, Einaudi, Torino 2005. Tra le opere su Franco Basaglia: assai utile il volume di Mario Colucci, Pierangelo Di Vittorio, Franco Basaglia, Bruno Mondadori, Milano 2001, con ampia bibliografia; cfr. anche Nico Pitrelli, L’uomo che restitui’ la parola ai matti, Editori Riuniti, Roma 2004. Un fascicolo monografico a lui dedicato e’ Franco Basaglia: una teoria e una pratica per la trasformazione, “Sapere” n. 851 dell’ottobre-dicembre 1982. Si veda inoltre la collana dei “Fogli di informazione” editi dal Centro di documentazione di Pistoia. A Basaglia si ispira tutta la psichiatria democratica italiana e riferimenti a lui sono praticamente in tutte le opere che trattano delle vicende e della riflessione della psichiatria italiana contemporanea.
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Franca Ongaro Basaglia, intellettuale italiana di straordinario impegno civile, pensatrice di profondita’, finezza e acutezza straordinarie, insieme al marito Franco Basaglia e’ stata tra i protagonisti del movimento di psichiatria democratica; e’ deceduta nel gennaio 2005. Tra i suoi libri segnaliamo particolarmente: Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982; Manicomio perche’?, Emme Edizioni, Milano 1982; Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982; Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo, Editori Riuniti, Roma 1987; in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La maggioranza deviante, Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso Einaudi; ha collaborato anche a L’istituzione negata, Che cos’e’ la psichiatria, e a molti altri volumi collettivi. Ha curato l’edizione degli Scritti di Franco Basaglia. Dalla recente antologia di scritti di Franco Basaglia, L’utopia della realta’, Einaudi, Torino 2005, da Franca Ongaro Basaglia curata, riprendiamo la seguente notizia biobibliografica, redatta da Maria Grazia Giannichedda, che di entrambi fu collaboratrice: “Franca Ongaro e’ nata nel 1928 a Venezia dove ha fatto studi classici. Comincia a scrivere letteratura infantile e i suoi racconti escono sul “Corriere dei Piccoli” tra il 1959 e il 1963 insieme con una riduzione dell’Odissea, Le avventure di Ulisse, illustrata da Hugo Pratt, e del romanzo Piccole donne di Louise May Alcott. Ma sono gli anni di lavoro nell’ospedale psichiatrico di Gorizia, con il gruppo che si sta raccogliendo attorno a suo marito Franco Basaglia, a determinare la direzione dei suoi interessi e del suo impegno. Nella seconda meta’ degli anni ’60 scrive diversi saggi con Franco Basaglia e con altri componenti del gruppo goriziano e due suoi testi – “Commento a E. Goffman. La carriera morale del malato di mente” e “Rovesciamento istituzionale e finalita’ comune” – fanno parte dei primi libri che documentano e analizzano il lavoro di apertura dell’ospedale psichiatrico di Gorizia, Che cos’e’ la psichiatria (1967) e L’istituzione negata (1968). E’ sua la traduzione italiana dei testi di Erving Goffman Asylums e Il comportamento in pubblico, editi da Einaudi rispettivamente nel 1969 e nel 1971 con saggi introduttivi di Franco Basaglia e Franca Ongaro, che traduce e introduce anche il lavoro di Gregorio Bermann La salute mentale in Cina (1972). Dagli anni ’70 Franca Ongaro e’ coautrice di gran parte dei principali testi di Franco Basaglia, da Morire di classe (1969) a La maggioranza deviante (1971), da Crimini di pace (1975) fino alle Condotte perturbate. Nel 1981 e 1982 cura per Einaudi la pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia. Franca Ongaro e’ anche autrice di volumi e saggi di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, sulla bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni totali. Tra i suoi testi principali, i volumi Salute/malattia. Le parole della medicina (Einaudi, Torino 1979), raccolta delle voci di sociologia della medicina scritte per l’Enciclopedia Einaudi; Una voce. Riflessioni sulla donna (Il Saggiatore, Milano 1982) che include la voce “Donna” dell’Enciclopedia Einaudi; Manicomio perche’? (Emme Edizioni, Milano 1982); Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo (Editori Riuniti, Roma 1987). Tra i saggi, Eutanasia, in “Democrazia e Diritto”, nn. 4-5 (1988); Epidemiologia dell’istituzione psichiatrica. Sul pensiero di Giulio Maccacaro, in Conoscenze scientifiche, saperi popolari e societa’ umana alle soglie del Duemila. Attualita’ del pensiero di Giulio Maccacaro, Cooperativa Medicina Democratica, Milano 1997; Eutanasia. Liberta’ di scelta e limiti del consenso, in Roberta Dameno e Massimiliano Verga (a cura di), Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella societa’ contemporanea, Angelo Guerrini, Milano 2001. Dal 1984 al 1991 e’ stata, per due legislature, senatrice della sinistra indipendente, e in questa veste e’ stata leader della battaglia parlamentare e culturale per l’applicazione dei principi posti dalla riforma psichiatrica, tra l’altro come autrice del disegno di legge di attuazione della “legge 180″ che diventera’, negli anni successivi, testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989) e di diverse disposizioni regionali. Nel luglio 2000 ha ricevuto il premio Ives Pelicier della International Academy of Law and Mental Health, e nell’aprile 2001 l’Universita’ di Sassari le ha conferito la laurea honoris causa in Scienze politiche. E’ morta nella sua casa di Venezia il 13 gennaio 2005”.
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L’incontro era parte di un ciclo di incontri di studio in preparazione del 25 aprile, incontri nel corso dei quali si vengono leggendo e commentando alcuni testi classici dell’antifascismo e della cultura democratica: nei precedenti incontri sono stati letti testi di Rosa Luxemburg, Hannah Arendt, Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Giacomo Matteotti, Carlo e Nello Rosselli, i martiri della Rosa Bianca, Dietrich Bonhoeffer, Primo Levi, Nelson Mandela, Etty Hillesum, Germaine Tillion, Piero Calamandrei, Margarete Buber Neumann, Albert Camus, George Orwell, lettere dei caduti della Resistenza e brani della Costituzione della Repubblica Italiana.
Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo
Viterbo, 22 aprile 2013
Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it e centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/