UNA LETTERA APERTA AL SALGARIANO COMMISSARIO EUROPEO JANEZ POTOCNIK

(ED AI SUOI SCRIVANI E ADDETTI ALLE FOTOCOPIE)
Dal “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo riceviamo e pubblichiamo.
Al Commissario Europeo all’Ambiente
E per opportuna conoscenza:
al Commissario Europeo alle Imprese e all’Industria al Commissario Europeo alla Salute
al Presidente della Commissione Europea
alla Direzione generale per le imprese e l’industria della Commissione Europea
a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia di salubrita’ delle acque
al Ministro dell’Ambiente
al Ministro della Salute
al Ministro dell’Economia
al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali
al Ministro dello Sviluppo economico
al Ministro per la Coesione territoriale
al Ministro per gli Affari europei
al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: Replica alla lettera-fotocopia a firma del Commissario Europeo all’Ambiente con la quale lo stesso lascia intendere che la Commissione Europea non avrebbe avuto niente da obiettare se in Italia fosse stato reso legge il famigerato schema di decreto interministeriale che avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene
Egregio Commissario europeo all’Ambiente, ed egregi scrivani e addetti alle fotocopie dello stesso, abbiamo letto la sua lettera-fotocopia inviata in questi ultimi mesi a varie associazioni ed a vari rappresentanti istituzionali che hanno denunciato lo scellerato schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene (lo schema notificato alla Commissione Europea con notification number 2012/0534/I – C50A, title “schema di decreto interministeriale per l’introduzione nell’allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n.31, del parametro microcistina – LR e relativo valore di parametro”), e che hanno pertanto chiesto che anche la Commissione Europea quello scellerato schema di decreto respingesse in quanto incompatibile con la normativa comunitaria in materia di potabilita’ delle acque, didiritto alla salute, nonche’ di liceita’ e correttezza nelle attivita’economiche.
*Ci ha molto sorpreso e deluso la sua risposta palesemente disinformata, stupefacentemente distratta e scandalosamente irresponsabile. E la simpatia istintiva che a priori si prova inItalia per lei a causa del suo nome salgariano non e’ certo efficiente a diminuire la nostra delusione.La sua lettera-fotocopia infatti lascia intendere che la CommissioneEuropea non avrebbe avuto niente da obiettare se in Italia fosse statoreso legge quello schema di decreto che consentirebbe di erogare comepotabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.
*Se lei – o chi per lei scrive le sue missive-fotocopia – avesse letto con adeguata attenzione le Osservazioni presentate da piu’ parti avverso lo scellerato schema di decreto interministeriale, certamentele avrebbe accolte, essendo esse Osservazioni semplicemente incontrovertibili. E certamente avrebbe colto che dopo il pronunciamento inequivocabile e dirimente della XII Commissione Permanente “Affari sociali” della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, che nella seduta del 13 dicembre 2012 con voto unanime ha impegnato il Governo  “a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l’evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l’ortoprassi amministrativa e gestionale”, ebbene, la sua elusiva ed irresponsabile risposta, egregio Commissario europeo, era peggio che insensata, grottesca.
*Ma sembra che lei, nonostante le sue missive-fotocopia del 29 gennaio 2013 e del 25 febbraio 2013 (e non citiamo qui quelle sostanzialmente identiche pervenuteci in questi stessi mesi a firma non sua ma di vari funzionari della Commissione Europea) siano di molto successive al pronunciamento dell’organo parlamentare italiano, avvenuto in data 13 dicembre 2012 e ripetutamente segnalato alla Commissione Europea, ebbene, sembra che lei di quel decisivo e conclusivo pronunciamento unanime dell’organo parlamentare italiano non se ne sia neppure accorto. Strana, inquietante distrazione. E sembra che ne’ lei ne’ i suoi colleghi e collaboratori della Commissione Europea variamente interpellati abbiate letto con sufficiente attenzione le Osservazioni da piu’ parti inviatevi avverso quello schema di decreto venefico. Strana, inquietante distrazione.
*Lei infatti nelle sue missive-fotocopia lascia intendere che l’Europa non avrebbe avuto nulla da obiettare se in Italia fosse stato trasformato in legge quello scandaloso schema di decreto che avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. Le sembra ragionevole? Le sembra decente? Le sembra lecito? No, sotto il profilo intellettuale non e’ ragionevole consentire di avvelenare degli esseri umani. No, sotto il profilo morale non e’ decente consentire di avvelenare degli esseri umani. No, sotto il profilo giuridico non e’ lecito consentire di avvelenare degli esseri umani.
*E’ ovvio che dopo il pronunciamento unanime e decisivo della XII Commissione Permanente “Affari sociali” della Camera dei Deputati delParlamento italiano, quelle sue lettere-fotocopia sono prive di qualsivoglia efficacia e finanche di ragion d’essere, nonche’ destituite di ogni valore: esse restano soltanto come monumenti all’insipienza ed all’irresponsabilita’. E tuttavia, poiche’ purtroppo permane il grave pericolo che altri insipienti ed irresponsabili, e soprattutto la lobby degli affaristi avvelenatori ed i complici loro nelle segrete stanze del palazzo, possano avvalersi delle sue irricevibili, infondate e non meditate parole per proseguire in operazioni di mistificazione ed aggressione alla salute pubblica ed ai diritti di tutti, una volta di piu’ torniamo ad evidenziare:
1. Che la XII Commissione Permanente “Affari sociali” della Camera deiDeputati del Parlamento italiano ha impegnato il governo italiano a revocare quello sciagurato schema di decreto interministeriale, e cio’chiude la questione poiche’ in uno stato di diritto caratterizzato dalla separazione dei poteri il potere legislativo e’ in capo al Parlamento e non appannaggio di lobbies affaristiche e dei complici loro.
2. Che quell’infame schema di decreto viola norme e diritti in modo cosi’ flagrante che poteva non accorgersene solo chi non avesse affatto letto la risoluzione unanime dell’organo parlamentare italiano e non avesse letto neppure le dettagliate osservazioni inviate da associazioni medico-scientifiche, da movimenti di tutela dell’ambiente e di difesa dei diritti umani, sottoscritte da illustri personalita’ della magistratura, della scienza, delle istituzioni, della cultura, della societa’ civile.
3. Che la salute e’ un diritto, che l’acqua potabile deve essere tale e non inquinata da agenti patogeni e fin cancerogeni.
4. Che l’Unione Europea deve rispettare le sue stesse disposizione a tutela della salute e dei diritti, e – last, but not least – quel principio di precauzione che ha incluso nello stesso Trattato sul funzionamento dell’UE all’art. 191.
*Alleghiamo ancora una volta per sua opportuna conoscenza:
-Allegato primo: testo integrale della Risoluzione deliberata all’unanimita’ dalla XII Commissione permanente “Affari sociali” dellaCamera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012;
-Allegato secondo: Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde(International Society of Doctors for the Environment – Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale(20 novembre 2012);-
Allegato terzo: Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Dieci osservazioni per il rigetto dello schema di decreto interministeriale avvelenatore (11 dicembre 2012);
– Allegato quarto: Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: Sette Osservazioni allo schema di decreto interministeriale notification number 2012/0534/I – C50A (17 dicembre 2012).
*Voglia gradire distinti saluti, Il Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 4 marzo 2013
Mittente: “Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell’ambiente,della democrazia, dei diritti di tutti”, recapito postale: c/o Centrodi ricerca per la pace e i diritti umani, strada S. Barbara 9/E, 01100Viterbo, e-mail: info@coipiediperterra.org, sito:www.coipiediperterra.org* * *
Gli allegati di cui sopra si trovano nell’articolo pubblicato in questo blog il primo marzo 2013:
http://noteminime.wordpress.com/2013/03/01/i-seguaci-del-me-ne-frego-a-bruxelles
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