UN DOPPELGAENGER A VITERBO

 

 Da “Viterbo oltre il muro”, gruppo di informazione nonviolenta, riceviamo e pubblichiamo.

Evocato da un giovane e brillante adepto viterbese di quel Fini ultimo segretario dello storico partito neofascista (ma anche aggredito – quel giovane – mesi fa da una spedizione squadrista dell’organizzazione Casa Pound, teppistico gruppuscolo neofascista che oltretutto sconciamente abusa del nome di un grande poeta), e’ ricomparso in citta’ tal Margottini a pontificare di beni ambientali e culturali.

Ma non e’ forse lo stesso Margottini che per anni si mise al servizio della lobby di estrema destra che voleva devastare per sempre la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame realizzandovi nel bel mezzo un nocivo, distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto?

Un caso di sdoppiamento della personalita’? Un tableau vivant citazionista di Robert Louis Stevenson ed Edgar Allan Poe? No, semplicemente l’ennesimo retablo de las maravillas, o forse l’ennesima esibizione volante dell’estrema destra viterbese in uno dei suoi piu’ riusciti travestimenti.

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E per evitare che le persone di buon cuore siano ingannate dall’amnesia o dalla narcosi, sara’ allora utile tornare a ricordare per l’ennesima volta che “la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell’area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell’agricoltura della zona circostante;

c) l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita’ della vita della popolazione locale (l’area e’ peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta’);

e) il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio gia’ gravato da pesanti servitu’;

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

L’area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu’ adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d’ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

E nell’ambito della mobilita’ la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita’ adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell’Alto Lazio”.

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E sara’ utile altresi’ tornare a ricordare per l’ennesima volta che:

“1. Volare fa male alla salute. E innanzitutto alla salute di chi non vola. Fa male alla salute dell’intera umanita’ che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima – la principale emergenza globale odierna – cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima. Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico. Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l’Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all’assistenza. E fa male alla salute di chi vola, visto che e’ una modalita’ di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell’essere umano. Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch’essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che – per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio’ che e’ di tutti, a tutti rubandolo – infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all’ambiente. Il trasporto aereo danneggia enormemente l’ecosistema planetario nella sua globalita’. Danneggia enormemente gli ecosistemi locali. Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita’ coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e’ antieconomico. Perche’ e’ estremamente energivoro, mentre l’umanita’ ha bisogno di un’economia della sobrieta’ e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita’ delle risorse. Perche’ e’ il modo di trasporto piu’ costoso: non ve ne e’ una adeguata percezione pubblica perche’ i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e’ tenuta del tutto all’oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare. Perche’ danneggia le economie locali, imponendo nocivita’, costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e’ pericoloso. Il trasporto aereo e’ pericoloso per il pianeta. Il trasporto aereo e’ pericoloso per l’ambiente naturale e per i beni storici e culturali. Il trasporto aereo e’ pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita’ degli incidenti, degrado della qualita’ della vita. Il trasporto aereo e’ pericoloso per le liberta’ civili: specialmente dopo la tragedia dell’11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita’ locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e’ alienante. Volare fa male alla percezione di se’ e del mondo. Aeroporti ed aerei sono cio’ che l’antropologia contemporanea chiama “nonluoghi”: in cui decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu’ ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l’in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto. Quell’esperienza decisiva della cultura umana che e’ il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se’ e dialogo con l’altro da se’, qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie. Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita’ sostenibile. Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile. Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose. Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta’. Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita’ di un’occupazione sicura e dignitosa…”.

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E sara’ utile tornare a ricordare infine che e’ stato grazie alla lotta della parte onesta e ragionevole della popolazione viterbese, e delle personalita’ e dei movimenti che da tutta Italia l’hanno sostenuta, se la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame e’ salva, e il mega-aeroporto devastante e inquinante non e’ stato e non sara’ realizzato – come ha dovuto infine riconoscere lo stesso Ministro dei Trasporti nel suo “Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale” emanato il 29 gennaio 2013.

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Perche’ ricordare tutto cio’? Perche’ a Viterbo la lobby del mega-aeroporto nonostante sia stata smascherata e sconfitta continua a mestare e mistificare, ed e’ bene che nessuno piu’ sia vilipeso e turlupinato dai gentiluomini di ventura e di corte.

 

Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

 

Viterbo, 16 marzo 2013

 

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it e centropacevt@gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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